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Neil Young – Fork in the road

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Nello scorso aprile uno dei più grandi musicisti canadesi, Neil Young, ha pubblicato il suo ultimo lavoro. Lui è famoso per aver sempre cantato di ciò che gli stava a cuore, senza troppi ripensamenti. Questo lo portò ad essere un artista estremamente prolifico, con 34 album alle spalle, creati durante gli anni della sua lunga carriera. La sua impulsività nello scrivere e comporre musica, e pubblicare album uno dietro l’altro, lo porta spesso a non essere all’altezza di quello che ci si aspetta da un’artista del suo calibro.

Infatti anche in quest’ultimo album troviamo un sound ancora un pò incompiuto, dove si nota che è stato scritto d’impulso e che quindi non gli è stato dato il tempo per maturare. Forse era il caso di aspettare ancora un pò prima della pubblicazione per elaborare e far sedimentare di più le idee.

Se nell’album precedente, si è sentito fortemente l’orientamento anti – Bush, quì si nota un forte pro-Obamismo, nelle tematiche e nei testi. Young si concentra sulle problematiche legate all’ecologia ed all’ambiente, sulle energie alternative, partendo dal punto di vista delle automobili, di cui lui è un grande appassionato. Lui però non ha una soluzione, non sa che parte prendere e su che via proseguire e lo dice chiaramente anche in alcuni testi di questo album.

Musicalmente, l’album è composto prevalentemente dal suono delle chitarre, dove Neil Young rivela la sua vena più rock, più simile ad alcuni suoi lavori anni 80 e 90, piuttosto che a quelli degli ultimi tempi, che avevano un’intonazione decisamente più folk. Anche se questo sicuramente non si può numerare tra i suoi lavori più riusciti, offre sicuramente delle tematiche e dei spunti su cui vale la pena di riflettere.

Categories: Musica Recensioni Rock

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matteo