“Il ragazzo della porta accanto” è un famoso pezzo dei Gemelli Diversi.
Il protagonista della canzone è un ragazzo gia’ grande che vede crescere il fratellino minore. E gli da consigli, gli dice cosa l’aspetta, sperando che non faccia i suoi stessi errori.
Prima bambino, gioca felice e non conosce la vita (sarai un bimbo felice che aspetta natale, avrai giorni in cortile con il tuo pallone). Leggero, com’era lui alla sua età.
Ma poi cresce, diventa ragazzo, adolescente. E va a scuola. Inizierà ad accorgersi che il mondo è diverso da quello visto dagli occhi di un bambino (andrai a scuola e sarà da allora che inizierai ad intuire un po’ qua fuori come funziona). Conoscerà persone nuove, alcune diverse da lui. E da queste sarà valutato, ma non solo dalle maestre (tra i compagni di classe, le future promesse, con le prime valutazioni di maestre mai viste).
E inizieranno ad interessargli le ragazze, ma non più come amiche. Ci saranno le prime delusioni d’amore, che lo faranno soffrire, ma anche crescere. E desidererà la donna (e niente riuscirà a stenderti tra i primi amori che le stelle tenderanno a porgerti, vivi e sii te stesso il primo sesso adesso è un chiodo fisso che sarà per sempre nella tua memoria, studierai storia, vedrai miseria o te ne starai a pensare a lei per ore con la testa in aria).
E il fratello maggiore si ricorda di quando il fratellino ha avuto la sua prima delusione d’amore e gli chiese consiglio. E allora si che il protagonista si sente nel suo ruolo di fratello maggiore con più esperienza (io stavo uscendo andavo in studio appena sveglio e tu mi hai detto: “posso chiederti un consiglio per stare meglio?”. Era la prima delusione d’amore per te, la prima volta da fratello maggiore per me).
E lo guarda ora, grande, che va al lavoro. E spera che sia rimasto lo stesso, impossibile perché la vita ti cambia (ora ti guardo e posso dirti soltanto resta sempre te stesso il ragazzo della porta accanto).
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