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Sultans of swing

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Sultans of Swing è il nome della seconda raccolta di greatest hits dei Dire Straits, che prende il titolo dal primo singolo della band. In questa raccolta è possibile trovare tutti i più grandi successi della band inglese, nota soprattutto per il suo celebre cantante e chitarrista Mark Knopfler.

Sultans of Swing nella versione da un solo cd contiene sedici brani, tra i più conosciuti e popolari della band.
Si inizia con l’inconfondibile Sultans of Swing, che racconta di un piccolo gruppo di amici, di giorno operai, e di sera musicisti jazz che si riuniscono a suonare in un piccolo club nella zona sud di Londra e a cui non importa la fama ma solo di divertirsi e divertire con la loro musica. Immancabile ovviamente i famosi assolo di chitarra che rendono questo brano riconoscibilissimo in ogni occasione.

Si prosegue poi con Lady Writer, incentrata su di una scrittrice che Knopfler avrebbe visto rilasciare un’intervista in tv a proposito di qualche libro da lei scritto. Anche qui il sound Dire Straits è perfettamente riconoscibile con assolo di chitarra eseguiti magistralmente come sempre.

Si distingue un po’ da questo sound Twisting By The Pool, un brano decisamente upbeat rispetto al resto delle canzoni della band.
Un altro dei brani più celebri presenti nella raccolta è sicuramente Money For Nothing, basata su dei discorsi sentiti all’interno di un negozio di elettrodomestici dove i commessi si lamentavano di come sia facile per gli artisti fare soldi mentre loro devono faticare tutto il giorno.

Calling Elvis, invece, è per tutti quei fans che credono che Elvis Presley sia ancora vivo e nascosto da qualche parte. E per concludere, un brano interamente strumentale tratto dalla colonna sonora del film Local Hero, dove Mark Knopfler può dimostrare ancora una volta di meritare di diritto di stare nell’olimpo dei migliori chitarristi di tutti i tempi.

Una raccolta immancabile per i fan della band, e anche un punto di partenza per tutti coloro i quali volessero avvicinarsi per la prima volta ai Dire Straits.

Categories: Musica Recensioni Rock

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matteo