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Evanescence: Fallen, disco di presentazione per questo gruppo di indiscusso valore

fallen

E’ un lavoro molto vario, in esso sono racchiusi molti generi per questo anch’esso è difficile da catalogare. Si parte dal Metal e dal Gothic arrivando a toccare gli opposti della Classica e della Lirica. Le melodie con il piano, le chitarre, creano un turbinio che incolla l’ascoltatore.

Senza quella cantante, quel gioiello portante, la magia in principio però non sussisterebbe nel nascere ed essa si è resa maggiormente in evidenza con Bring Me To Life, meravigliando il giovane pubblico che la seguono da allora. Questa canzone è presente.

Non si finirebbe di elogiarla Emy Lee, così misteriosa e particolare per la sua carnagione e i suoi occhi così penetranti nell’anima ma tutta l’attenzione ricade naturalmente, sulla voce. Che sia la leader è scontato e la band ha macinato successi continui facendo ognuno la propria parte.

In Going Under le sue capacità canore si mescolano tra i pezzi melodici e quelli duri con i quali deve aver a che fare e con naturalezza supera anche la prova in My Immortal con il pianoforte, continuando a toccare nella sua immensa bravura note altalenanti.

Come quest’ultima citata, degna delle stesse parole le merita anche il brano Hello e in Whisper con una certa propensione al Gothic-Metal, si denotano complessivamente gli elementi dei loro gusti musicali molto particolari.

Dopo questo primo album di strada ne hanno fatto e tra scissione con un membro rimpiazzato e silenzi, quest’ultimo ancora odierno, componendo altre uscite hanno acquistato la meritata popolarità sperando che il viaggio non si interrompa e abbiano voglia di risolvere i possibili problemi, tornando presto o tardi sulla cresta dell’onda. I loro fan li aspettano pazientemente.

Categories: Hip pop Musica Pop Recensioni

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matteo