Lei è uno di quei personaggi al quale mal si adattano le sfumature: o la ami o la odi, o ci vedi dentro il talento allo stato puro, o ti prende l’orticaria al solo pensiero di imbatterti in “Non ti scordar mai di me”, indiscusso (e onnipresente) tormentone dell’estate 2008.
Fenomeno popolare, miracolata di Simona Venttura, ex cassiera in aspettativa, “bene o male, purché se ne parli”, e quel che è certo è che la sovraesposizione mediatica ha portato molto bene alla giovane cantante di origine siciliana che, a distanza di un anno dalla partecipazione ad X Factor ha pubblicato un album, record di vendite, che si fregia di molte prestigiose collaborazioni, da Sergio Cammariere a Linda Perry all’ormai iper-citato Tiziano Ferro.
Stai fermo lì è il terzo singolo estratto dal suo primo album di inediti “Gaetana”, ed è indubbiamente un brano che più dei precedenti mette in luce la voce graffiante, intensa ed emozionale della cantante.
Il testo non brilla per originalità, bisogna riconoscerlo: lui e lei si lasciano, come spesso succede nelle canzoni italiane; lui vorrebbe mantenere un rapporto quanto meno civile ma lei non è d’accordo perché, come dice il saggio, “amici mai, per chi si cerca come noi non è possibile”.
E così, amareggiata e ferita nel profondo, si lascia andare allo struggimento, alla nostalgia, alle recriminazioni, nella convinzione di fondo che “Dentro e fuori il modo sarò lì”: ovvero, “Caro ragazzo, non pensare di liberarti così facilmente di me”.
Un testo di forte impatto e ricco di suggestioni, che è soprattutto il pretesto per mettere in evidenza la potenza vocale e le innate doti comunicative di Giusy, che sa usare le pause e gli strozzamenti di una voce certo fuori dal comune per enfatizzare stati d’animo ed emozioni che al pubblico arrivano dritte come un pugno allo stomaco… eppure ci piace.
Piccolo consiglio pratico: da evitare se state soffrendo per la fine di un amore.
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